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Saggi storici e memorie

Recensioni di saggi storici a cura de “Il Consigliere Letterario”.

L’ordine e il caos

Recensione di “Il mondo alla rovescia” di Christopher Hill

Christopher Hill, Il mondo alla rovescia, Einaudi
Christopher Hill, Il mondo alla rovescia, Einaudi

Il secolo del trionfo delle scienze, il secolo di Galilei e Newton, del Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo e dei Principia Mathematica; il secolo del severo razionalismo filosofico di Spinoza e Leibniz e dei primi sviluppi del calcolo infinitesimale; il secolo di Pierre Bayle, del suo Dizionario storico-critico e dei suoi beffardi Pensieri sulla cometa, e ancora il secolo dell’uomo nuovo, dell’ateo virtuoso, il cui universo morale non ha nulla a che vedere con il credo religioso professato (o rifiutato).


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Perché i poveri è del pane che mancano

Recensione di “Le parrocchie di Regalpetra” di Leonardo Sciascia

 

Leonardo Sciascia, Le parrocchia di Regalpetra, Adelphi
Leonardo Sciascia, Le parrocchie di Regalpetra, Adelphi

Regalpetra, realtà inesistente di una Sicilia (e di un’Italia) autentica, è il simbolo del legame indissolubile tra letteratura e verità che ha caratterizzato l’intera opera di Leonardo Sciascia.Leggi tutto »Perché i poveri è del pane che mancano

Nobili, monaci, cavalieri: sulle tracce di un mondo scomparso

Recensione di “L’autunno del Medioevo” di Johan Huizinga

Johan Huizinga, L'autunno del Medioevo, Rizzoli
Johan Huizinga, L’autunno del Medioevo, Rizzoli

“Ogni epoca agogna a un mondo più bello. Quanto più la disperazione e il dolore gravano sul torbido presente, tanto più si fa intensa quella bramosia. Verso la fine del Medioevo il senso della vita ha per sostrato un’acuta malinconia. La nota di ardita gioia di vivere e di robusta fiducia nella propria forza che risuona attraverso la storia del Rinascimento e quella dell’Illuminismo, si avverte appena nel mondo franco-borgognone del ’400”. Così scrive nell’introduzione al suo saggio più famoso, L’autunno del Medioevo, il grande storico olandese Johan Huizinga.


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C’era una volta a New York

recensione Herbert Asbury, Gangs of New York, Garzanti
Herbert Asbury, Gangs of New York, Garzanti

Non lontano dai quartieri più ricchi, con i suoi sofisticati riti, gli appuntamenti eleganti, le riunioni d’affari e le colte serate a teatro, la New York del XIX secolo cela un angolo d’inferno. I suoi quartieri periferici – per la precisione l’area dei Five Points – sono un territorio selvaggio, primordiale, incontrollato e feroce dove case e palazzi, quasi tutti ridotti a ruderi, sembrano più tracce di una civiltà scomparsa che testimonianza orgogliosa della presenza di una società organizzata, e della città che ha saputo costruire.

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Dall’uomo al boia

Recensione di “In quelle tenebre” di Gitta Sereny

 

Gitta Sereny, In quelle tenebre, Adelphi
Gitta Sereny, In quelle tenebre, Adelphi

 

Franz Stangl è un poliziotto austriacoÈ efficiente, sa cosa significa obbedire a un ordine e cosa è necessario fare per eseguirlo. È rispettoso, disciplinato, lavora con attenzione. Non ha nulla di speciale, è una persona comune, di intelligenza media, con un passato identico a quello di tanti altri, condito da gioie, dolori, sogni e delusioni.


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