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1984

Au bout de l’homme

Recensione di “Viaggio al termine della notte” di Louis-Ferdinand Céline

Louis-Ferdinand Céline, Viaggio al termine della notte, Corbaccio

È un viaggio nel cuore dell’uomo, di ogni uomo, e nelle tragedie del suo tempo (la catastrofe immane della Grande Guerra, l’America post bellica, già sedotta e consumata dal cancro della massificazione produttiva e consumistica, i soprusi e gli orrori delle politiche coloniali e l’abiezione dei loro alfieri e fantocci, il degrado e la miseria morale dell’egoismo dei poveri, degli ultimi, che ciechi e sordi alla pietà guardano alla finzione del buon nome, al miraggio della rispettabilità sociale come al più prezioso dei tesori, sacrificando a questa chimera finanche la loro ultima scintilla di umanità) quello che Louis-Ferdinand Céline compie nel suo lavoro letterario più noto, quel Viaggio al termine della notte che lo impose all’attenzione del pubblico e della critica come lo scrittore più talentuoso e dirompente del Novecento. Leggi tutto »Au bout de l’homme

I libri condannati a morte

Recensione di “Fahrenheit 451” di Ray Bradbury

recensione Ray Bradbury, Fahrenheit 451
Ray Bradbury, Fahrenheit 451, Oscar Mondadori

L’utopia negativa disegnata da Ray Bradbury nel suo famosissimo romanzo Fahrenheit 451 è una delle più inquietanti dell’intera storia della letteratura. La paura che insinua è principalmente di natura psicologica, allo stesso tempo indistinta e acuta, come l’ansia provocata dal buio; i suoi personaggi (tanto le figure positive quanto quelle negative) si muovono in uno scenario d’incubo nel quale ogni possibilità d’autonomia – di pensiero, di sentimento, d’azione – è cancellata alla radice, e dove l’uomo è stato spogliato di tutto ciò che lo rende tale e trasformato nel vuoto simulacro di se stesso.


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