Vite spezzate su un’isola selvaggia
Recensione di “L’isola dei cacciatori di uccelli” di Peter May
![](https://www.ilconsigliereletterario.com/wp-content/uploads/2018/06/isola.jpg?w=190)
Isola di Lewis, al largo delle coste scozzesi. Roccia scura, inospitale, spazzata dai gelidi venti atlantici e sferzata dal respiro rabbioso e infaticabile dell’oceano. Pochi villaggi, nei quali il tempo sembra aver smesso di scorrere. La vita degli abitanti è allo stesso tempo durissima e monotona; è sopravvivenza, scandita dalla violenza primordiale di tempeste e mareggiate e dalla soffocante intransigenza fondamentalista delle congregazioni religiose protestanti, dalle infuocate, immaginifiche prediche sull’ira di Dio rovesciate dai pulpiti e dalla severissima vigilanza della domenica, quando ogni strada è deserta, ogni locale chiuso e perfino le altalene nei parchi gioco sono serrate con i lucchetti affinché nulla e nessuno, neppure l’innocenza dei bimbi, possa profanare la santità del giorno del Signore.