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Nobel immortali: libri da leggere

Quel che non dimenticherò.

Compilata la classifica delle migliori letture del 2018, anche per allontanare la mestizia causata dalla scomparsa di molti grandi scrittori (Amos Oz non è che l’ultimo nome in ordine di tempo), mi consolo, sperando di dare un po’ di sollievo anche a voi, o almeno qualche buon consiglio, compilando un altro elenco, quello dei romanzi di autori premi Nobel che a mio avviso dovremmo tutti leggere.

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Riflesso di un’incombente oscurità

Recensione di “La famiglia Moskat” di Isaac B. Singer

Isaac B. Singer, La famiglia Moskat, Tea

Città prigione dove una dinastia nasce e si consuma, orizzonte angusto e chiuso al cui interno ricchezze crescono e si dissolvono, Varsavia, silenziosa e fredda, distante da coloro che la affollano, che cercano di viverla, che spendono i loro giorni affannati nella penombra delle case, nell’esibita povertà delle strade, nella bellezza pallida e sfiorita dei giardini, è la principale protagonista de La famiglia Moskat (in Italia pubblicato da Tea nella traduzione di Bruno Fonzi), riconosciuto capolavoro di Isaac Bashevis Singer.

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L’oscuro eroismo della tenacia

Recensione di “Furore” di John Steinbeck

John Steinbeck, Furore, Bompiani

“Non si dissero altro quella sera. Mangiarono, parlarono, risero, poi venne il momento di far dormire Cristiano. Emma si chiuse in camera, sistemò il piccolo nella culla e rimase con lui finché non si addormentò. Il ragazzo la aspettò in bagno, appoggiato al lavandino, il libro aperto davanti a sé che guardava senza vedere. Le pagine coperte da una fitta, indecifrabile foresta d’inchiostro; le parole che lui così tanto amava e in quel momento non gli erano di nessun aiuto.

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La lanterna magica e l’abisso

Recensione de “Il tamburo di latta” di Günter Grass

Gunter Grass, Il tamburo di latta, Feltrinelli
Gunter Grass, Il tamburo di latta, Feltrinelli

Nano per scelta (perché la statura significa età adulta, e l’età adulta implica responsabilità, e la responsabilità è sempre e inevitabilmente colpa), Oskar Matzerath, protagonista de Il tamburo di latta, folgorante romanzo d’esordio dello scrittore tedesco Günter Grass (premio Nobel per la letteratura nel 1999), è la coscienza inquieta di un Paese intero, lo specchio della sua follia, della sua deriva, del suo naufragio, il simbolo della sua discesa agli inferi.Leggi tutto »La lanterna magica e l’abisso

Nell’amore, nel dolore, nella vita

Recensione di “Nemico, amico, amante…” di Alice Munro

recensione Alice Munro, Nemico, amico amante... Einaudi
Alice Munro, Nemico, amico amante… Einaudi
 

La scrittura naturalmente fluida; la bellezza semplice e quasi disadorna di parole che sembrano attraversare tutto ciò di cui raccontano, coglierne l’esatto senso e offrirlo in dono al lettore; le atmosfere sospese, abbracciate nell’attimo in cui le cose, le grandi come le piccole, stanno per verificarsi; la vita, inafferrabile ma non per questo sfuggente, materia narrativa capace di rinnovarsi ogni giorno e per questa ragione colta con entusiasmo rispettoso, con una partecipazione intensa e nello stesso tempo pacata, con un’attenzione ai dettagli che assume i contorni dolcissimi e commoventi di una dimostrazione d’amore.

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Come scoiattoli chiusi in una gabbia

Recensione di “La patente” di Luigi Pirandello

recensione Luigi Pirandello, La patente e altri unici, Alphaville
Luigi Pirandello, La patente e altri unici, Alphaville

Nel grottesco, tragicomico orizzonte del teatro di Luigi Pirandello l’uomo è nello stesso tempo protagonista e naufrago, unico polo d’attrazione delle storie raccontate e vittima designata di quelle stesse vicende, che paiono costruite apposta per ritorcersi contro di lui, quasi fossero pronte a consumare una vendetta preparata da tempo.

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La storia, interminabile epopea dei vinti

Recensione di “Grande seno, fianchi larghi” di Mo Yan

Mo Yan, Grande seno, fianchi larghi, Einaudi
Mo Yan, Grande seno, fianchi larghi, Einaudi

Un remoto angolo della Cina (Gaomi, provincia dello Shandong), un villaggio e i suoi abitanti, e in questo villaggio una famiglia in particolare, gli Shangguan, composta da moglie, marito, dai genitori dell’uomo e dalle sette figlie della coppia. Intorno, a perdita d’occhio, la natura rigogliosa, quasi selvaggia, sovrumana, eterna, indifferente a tutto quel che accade eppure in qualche modo esempio e monito per gli uomini.

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Il clown, maschera terribile del vero

Recensione di “Opinioni di un clown” di Heinrich Böll

Heinrich Böll, Opinioni di un clown, Mondadori
Heinrich Böll, Opinioni di un clown, Mondadori

Nella prosa di Heinrich Böll, nell’inflessibile pretesa di verità che la contraddistingue, nella radicale severità del suo procedere, la Germania ferita dall’incubo hitleriano, il Paese devastato dalla guerra che a fatica si rialza, prova a ricostruirsi una dignità e nel giro di pochi anni trova la forza per riorganizzarsi tanto a livello politico quanto dal punto di vista economico, ha nello stesso tempo la sua voce e una fredda, lucidissima coscienza critica.

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È un corpo nudo e deforme lo spirito dell’uomo

Recensione di “Cecità” di José Saramago

José Saramago, Cecità, Einaudi
José Saramago, Cecità, Einaudi

Una prosa di cristallina bellezza, capace di offrire al linguaggio nuovi orizzonti espressivi; un respiro narrativo potente, a tratti rabbioso, intriso di violenza ma anche di commossa pietà e tradotto in lucida metafora politica, nella dolorosa presa di coscienza dell’abisso morale in cui è sprofondato l’uomo, e ancora nell’appassionata rivendicazione di un’anima ferita, umiliata, schiacciata ma non vinta.Leggi tutto »È un corpo nudo e deforme lo spirito dell’uomo

L’Oriente e l’Occidente in una miniatura

Recensione di “Il mio nome è rosso” di Orhan Pamuk

Orhan Pamuk, Il mio nome è rosso, Einaudi
Orhan Pamuk, Il mio nome è rosso, Einaudi

Il mio nome è rosso, di Orhan Pamuk, premio Nobel per la Letteratura nel 2006, è un romanzo perfetto. Lo è dal punto di vista dell’architettura narrativa, che mescola magistralmente, armonizzandoli tra loro, generi differenti (il giallo, il racconto amoroso, quello d’avventura, l’invenzione fiabesca e la rievocazione storica), così come per quel che riguarda lo stile di scrittura, sempre equilibrato, affascinante, di incantevole bellezza formale e nello stesso tempo dotato di una capacità d’analisi, di una radicalità di pensiero e di una coerenza intellettuale di rara profondità. Leggi tutto »L’Oriente e l’Occidente in una miniatura