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Recensione di “Il mare non bagna Napoli” di Anna Maria Ortese

Anna Maria Ortese, Il mare non bagna Napoli, Adelphi
“Il mare non bagna Napoli apparve la prima volta nei Gettoni della Einaudi, con una
Recensioni di raccolte di racconti a cura de “Il Consigliere Letterario”.
Anna Maria Ortese, Il mare non bagna Napoli, Adelphi
“Il mare non bagna Napoli apparve la prima volta nei Gettoni della Einaudi, con una
Breece D’ J Pancake, Trilobiti, Minimum Fax
“Ho incontrato per la prima volta Breece Pancake nella primavera del 1975, all’incirca cinque
Leggi tutto »Le mie cicatrici sono uguali a quelle di mio padre
Carlo Emilio Gadda, L’Adalgisa, Adelphi
Il dialetto milanese esibito nello stesso tempo con orgoglio e disprezzo; il primo
Luigi Pirandello, Il meglio dei racconti di Luigi Pirandello, Mondadori
“Fermare una situazione, dar vita a un personaggio, chiudere nel giro breve di un racconto
Leggi tutto »Il gioco del vero
H.P. Lovecraft – Necronomicon – Mondadori
“Il Necronomicon di Abdul Alhazred, indelebilmente associato all’opera di H.P Lovecraft, ma, ormai divenuto di dominio pubblico, è molte cose insieme: un testo di magia evocatoria; una chiave per entrare nel regno dei morti e nelle dimensioni extraterrestri; uno psuedobiblium, cioè un libro che non esiste.
Leggi tutto »Grimorio
Thomas Pynchon, Entropia, e/o
“Per quanto riesco a ricordare, questi racconti furono scritti tra il 1958 e il 1964. I primi quattro
Leggi tutto »Verwandlungsinhalt
“Solo dopo aver scritto l’ottavo e ultimo romanzo della serie di Kurt Wallander ho capito quale sottotitolo avevo sempre cercato, senza mai trovarlo. Quando tutto era finito, o quasi, ho capito che il sottotitolo della serie doveva essere I romanzi dell’inquietudine svedese. Avrei dovuto trovarlo prima. Questi romanzi, in fondo, pur nella loro varietà, hanno sempre girato intorno a un unico tema: che cosa è successo negli anni novanta allo Stato di diritto?Leggi tutto »Prima del principio
«Finché non sapremo che cosa ne pensano in città, lo alleveremo». Così un padre risponde al proprio figlio, curioso di sapere cosa accadrà a un prigioniero di guerra, un soldato americano di colore precipitato con il suo aereo nei pressi di un villaggio giapponese fino a quel momento mai toccato dai bombardamenti.
Leggi tutto »“Lo alleveremo”
“Che Lovecraft sia soprattutto un sognatore è cosa che nessuno vorrà mettere in dubbio, anche alla luce della sua produzione; ma è di quelli che posseggono l’invidiabile capacità di gettare un ponte tra il mondo dei sogni e quello della veglia, finché poco a poco l’uno trascolora nell’altro in un amalgama originalissimo.
“Pochi uomini riescono a trascendere la propria origine etnica e le proprie tradizioni culturali, al punto di penetrare e comprendere intimamente la vita di un popolo straniero. Jaime de Angulo era uno di quegli uomini. I quarant’anni che egli passò tra gli indiani Pit River della California gli permisero di identificarsi con i suoi compagni a un grado tale che, si può ben dire, non vi era sentimento loro che non fosse anche suo […]. Jaime de Angulo si rendeva conto – sia razionalmente sia intuitivamente – che la trasposizione linguistica di una certa atmosfera, di sentimenti e di fantasie non può essere affidata a eruditi.