Vai al contenuto
Home » Recensioni » Giallo » Pagina 4

Giallo

Recensioni di libri di genere giallo a cura de “Il Consigliere Letterario”.

L’elemento nuovo

Recensione de “La saggezza di Padre Brown” di Gilbert Keith Chesterton

Gilbert Keith Chesterton, La saggezza di Padre Brown
Gilbert Keith Chesterton, La saggezza di Padre Brown

Danzano sul sottile filo d’acciaio di un’ironia garbata e pungente, di un sarcasmo compiaciuto che sembra voler fare da contraltare all’oscurità del delitto, all’ombra del male, di una serenità quieta, incardinata nella certezza trascendente della fede e nello stesso tempo vestita della medesima imperfezione che è degli uomini, i racconti che compongono la seconda raccolta delle avventure di Padre Brown, intitolata La saggezza di Padre Brown (della prima raccolta, Il candore di Padre Brown, ho già scritto qui). Leggi tutto »L’elemento nuovo

Occam e i gangster

Recensione di “La chiave di vetro” di Dashiell Hammett

Dashiell Hammett, La chiave di vetro, Longanesi
Dashiell Hammett, La chiave di vetro, Longanesi

La scrittura scarna, essenziale, che riduce la narrazione a una cronaca di fatti, che si concentra unicamente su quel che viene compiuto, su ciò che si decide e sulle conseguenze cui dà luogo e lascia tutto il resto sullo sfondo, come cosa priva d’importanza; la sincerità rude di una prosa che non si lascia distrarre, immune alle lusinghe della bellezza, dell’armonia, della musicalità, indifferente al colore, alla ricchezza di dettagli, alla ricercatezza, sospettosa persino nei riguardi dell’approfondimento psicologico, in una parola, diffidente.

Leggi tutto »Occam e i gangster

Sulla scivolosa scacchiera del caso

Recensione di “L’uomo che sorrideva” di Henning Mankell

Henning Mankell, L'uomo che sorrideva, Marsilio
Henning Mankell, L’uomo che sorrideva, Marsilio

Il tormento e l’angoscia da una parte, la pressoché totale assenza di emozioni dall’altra. L’istinto da un lato, il freddo calcolo dall’altro. L’intuizione in un angolo e a quello opposto una meticolosa pianificazione. Una sorta di genialità incostante e un’intelligenza acuta e ordinata a sfidarsi lungo il piano inclinato della vita, sulla scivolosa scacchiera del caso. L’uomo che sorrideva di Henning Mankell, quarta avventura della serie che ha per protagonista il commissario della polizia di Ystad Kurt Wallander, ha nel “fattore umano”, nel finissimo disegno psicologico dei caratteri, tanto la propria chiave di lettura quanto il proprio fondamento.


Leggi tutto »Sulla scivolosa scacchiera del caso

Homo homini lupus

Recensione di “Il cinese” di Henning Mankell

Henning Mankell, Il cinese, Marsilio
Henning Mankell, Il cinese, Marsilio

Svezia, un piccolo, anonimo villaggio. Il nome del luogo è Hesjövallen, è il 13 di gennaio del 2006. Il freddo, intensissimo, sembra essere ovunque, come il silenzio, un silenzio innaturale, minaccioso. Spinto dalla fame, guidato dall’istinto, un lupo raggiunge l’abitato; a muovere i suoi passi non è la prudenza ma la disperazione. L’animale sa che tutt’intorno a sé ci sono uomini e che dovrebbe tenersi a distanza di sicurezza da loro, tuttavia qualcosa lo costringe ad avanzare, qualcosa che non è semplicemente bisogno di cibo. C’è odore di sangue in quel villaggio, e il lupo l’ha sentito; “l’odore del sangue è vicino, il lupo ne è certo.Leggi tutto »Homo homini lupus

Un meditabondo Mangiafuoco

Recensione di “La ballerina del Gai-Moulin” di Georges Simenon

Georges Simenon, La ballerina del Gai-Moulin, Adelphi
Georges Simenon, La ballerina del Gai-Moulin, Adelphi

Un’atmosfera greve, densa d’infelicità e povertà, satura di sogni infranti. Il respiro corto di chi è costretto a inseguire la vita, a implorarne la misericordia, gli occhi gonfi di pianto e il cuore in tumulto di un innamorato respinto; l’ansia di riscatto consumata in un’attesa che sembra non finire mai, in un domani architettato come il più perfetto dei piani ma condannato a non vedere la luce. Ovunque un destino condiviso di sconfitta, il sapore metallico del fallimento, l’odore dolciastro dell’umiliazione.


Leggi tutto »Un meditabondo Mangiafuoco

La morte inaspettata

Recensione di “I diabolici” di Thomas Narcejac

Pierre Boileau, Thomas Narcejac, I diabolici, Adelphi
Pierre Boileau, Thomas Narcejac, I diabolici, Adelphi

Un delitto perfetto. Un piano infallibile. Una vittima ignara. Due assassini determinati, lucidi, efficienti. Una trappola mortale pronta a scattare. Nessuna possibilità d’errore, nessuna incertezza, nessun ostacolo. Un crimine studiato in ogni particolare, solido, inattaccabile, razionale, compiuto esattamente nel modo in cui è stato concepito, che obbedisce docile alla logica che lo ha plasmato, che risponde ai comandi come una macchina, così lineare da parere quasi rassicurante.


Leggi tutto »La morte inaspettata

Finché dura la corrente

Recensione di “La cresta dell’onda” di Thomas Pynchon

Thomas Pynchon, La cresta dell'onda, Einaudi
Thomas Pynchon, La cresta dell’onda, Einaudi

Il complotto contro l’America è un prodotto squisitamente americano; è l’aggravarsi inconsapevole del processo di involuzione di un organismo sociale la cui idea di libertà è impallidita nell’utilitaristico concetto di merce; è la contraddizione (inesplosa ma niente affatto dormiente) tra il diritto rivendicato all’autodeterminazione di ciascuno e di tutti e l’asservimento – che di momento in momento si fa più forte – di tutti e di ciascuno alle logiche del mercato, del profitto, all’imperativo categorico dell’assurdo che pretende una crescita continua all’interno di un mondo dalle risorse tutt’altro che infinite; è la menzogna planetaria di internet, luogo-non luogo dell’utopia finalmente realizzata, della “democrazia compiuta” imperante, dell’“informazione libera” diffusa a piene mani, della “verità” alla portata di tutti fondata sul controllo:


Leggi tutto »Finché dura la corrente

L’orso e il micio

Recensione di “Corpi al sole” di Agatha Christie

 

Agatha Christie, Corpi al sole, Mondadori
Agatha Christie, Corpi al sole, Mondadori

«Il mio lavoro è un po’ come il suo rompicapo, madame. Si mettono insieme i pezzi del mosaico… pezzi di ogni forma e colore… e ognuno deve combaciare con gli altri. Alle volte, poi, succede quello che è successo a lei, un momento fa, con quel pezzetto bianco. Si riesce a sistemare un gran numero di pezzi… si fa la selezione dei colori, ma tutt’a un tratto salta fuori un pezzo che per la forma e il colore dovrebbe adattarsi… a una pelle di orso, e invece si adatta alla coda di un micio». Così Hercule Poirot, l’infallibile investigatore creato da Agatha Christie, riassume, in Corpi al sole, il proprio metodo di indagine.


Leggi tutto »L’orso e il micio

Di fronte al baratro

Recensione di “La donna in bianco” di Wilkie Collins

Wilkie Collins, La donna in bianco, Fazi Editore
Wilkie Collins, La donna in bianco, Fazi Editore

“Molti anni fa mi ritrovai nella tribuna pubblica della Corte di giustizia per assistere a un processo penale che si stava svolgendo a Londra. Nell’assistere al procedimento […] fui colpito dalla drammaticità con cui la Corte esaminò e ricostruì il caso, dopo aver ascoltato a turno ogni testimonianza.


Leggi tutto »Di fronte al baratro

Una tenace resistenza

Recensione di “Il mastino dei Baskerville” di Arthur Conan Doyle

Arthur Conan Doyle, Il mastino dei Baskerville, Newton Compton
Arthur Conan Doyle, Il mastino dei Baskerville, Newton Compton

“Arthur Conan Doyle sapeva come «fare paura» scrivendo. Lo aveva dimostrato nei suoi racconti del terrore, e con lo stesso stile si dedicò a Sherlock Holmes, per creare tensione, ansia, angoscia. Il mastino dei Baskerville, del resto, è «anche» un romanzo dell’orrore. Forse la modernità del Mastino, che ha permesso a questo libro di mantenere intatta la sua carica e la sua capacità di suscitare brividi, sta proprio nell’essere situato in un’interzona tra reale e fantastico […].


Leggi tutto »Una tenace resistenza