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Recensioni

Recensioni di libri a cura de “Il Consigliere Letterario”, Paolo Vitaliano Pizzato.

Cerca l’autore, il genere o il tema di tuo interesse, sono disponibili centinaia di recensioni.

L’accademica ironia di Nabokov

Recensione di “Pnin” di Vladimir Nabokov

 

Vladimir Nabokov, Pnin, Adelphi

Vladimir Nabokov, Pnin, Adelphi

Pninizzato. Curioso termine (non dissimile, per certi versi, dal minaccioso avvertimento “Sarete tartufato!» di Molière) che significa acquisire atteggiamenti e forma mentis di Timofej Pnin, professore di lingua russa in una sconosciuta università della provincia americana e protagonista di un irresistibile romanzo di Vladimir Nabokov.


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La (ri)scoperta dell’America

William Least Heat-Moon, Strade blu., Einaudi

William Least Heat-Moon, Strade blu., Einaudi

Bisogna stare attenti ai pensieri che vengono di notte; non hanno la giusta direzione, arrivano a tradimento da luoghi remoti e son privi di senso e di limiti. Prendiamo ad esempio l’idea che mi è venuta il 17 febbraio, un giorno di speranze distrutte, il giorno in cui ho saputo di aver perso il posto di insegnante d’inglese per il calo degli iscritti al college e in cui mia moglie, dalla quale ero separato da nove mesi, nel corso della telefonata in cui le davo la triste notizia si è lasciata sfuggire che aveva un «amico», Rick, o Dick o Chick, qualcosa del genere.


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Orwell, o della tortura

Recensione di “1984” di George Orwell

recensione 1984, George Orwell, Oscar Mondadori

1984, George Orwell, Oscar Mondadori

1984, assieme a La fattoria degli animali (la recensione, se vi interessa, la trovate qui) è probabilmente il romanzo più noto di George Orwell. Queste righe, perciò, non sono in senso stretto un consiglio di lettura (perché la gran parte di voi ha di certo già letto l’opera), piuttosto un invito a riprendere in mano il libro.

Funny Alexander

Recensione di “La resurrezione di Maltravers” di Alexander Lernet-Holenia

Alexander Lernet-Holenia, La resurrezione di Maltravers, Adelphi

Alexander Lernet-Holenia, La resurrezione di Maltravers, Adelphi

Coltissimo, raffinato, mai banale. Snob (quanto basta), ironico, beffardo, crudele. Il suo sarcasmo ha la noncuranza dell’abitudine e la letale efficacia del curaro; la sua prosa, una sorta di felicissimo innesto tra il rigore stilistico di Cicerone e il motteggio arguto di Oscar Wilde, fa pensare a una creatura partorita in laboratorio, a un Frankenstein, eppure non c’è ombra di forzatura nei suoi romanzi, il meccanicismo è bandito, il fluire della narrazione regolare e placido come quello delle acque di un fiume.


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T.P. il benefico contagio della follia

Recensione di “L’arcobaleno della gravità” di Thomas Pynchon

recensione Thomas Pynchon, L'arcobaleno della gravità, BUR

Thomas Pynchon, L’arcobaleno della gravità, BUR

 

Sull’uomo Thomas Pynchon non c’è molto da dire. Non concede interviste, evita qualsiasi genere di esposizione mediatica, non frequenta i colleghi scrittori (a eccezione, pare, di Don DeLillo). Insomma, è un oggetto misterioso, e come spesso accade in questi casi, alla scarsità di notizie fa da contraltare un eccesso di congetture e speculazioni. Sul suo conto ne sono sorte di ogni genere; tra le più divertenti, quella secondo la quale Pynchon non esiste, è il nome d’arte dietro il quale di cela J.D. Salinger. Un sincero plauso all’originalità, peccato però che la fantasiosa ipotesi sia caduta (e scaduta) nel 2010, alla morte del celebrato autore de Il giovane Holden.


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Grossman. Generoso come un adolescente

Recensione di “Qualcuno con cui correre” di David Grossman

recensione David Grossman, Qualcuno con cui correre, Oscar Mondadori

David Grossman, Qualcuno con cui correre, Oscar Mondadori

 

Un romanzo di formazione che esalta il coraggio, la lealtà, l’amicizia.

Una storia che ha il ritmo travolgente dell’avventura; esaltante e commovente insieme, ma che non rinuncia a guardare all’attualità, e che con il medesimo impeto del suo protagonista, il giovanissimo Assaf, si affaccia sugli abissi dell’anima umana, sul dolore, sul tormento, sulla violenza, sulla tragica volontà di autodistruzione.

Il diavolo, come il genio, si nasconde nei dettagli

Recensione di “La vita istruzioni per l’uso” di Georges Perec

recensione Georges Perec, La vita istruzioni per l'uso", BUR

Georges Perec, La vita istruzioni per l’uso”, BUR

Devo la scoperta di Georges Perec a un amico, Andrea (incidentalmente anche collega di lavoro, da una decina d’anni, giorno più, giorno meno, e da lunga pezza laborioso blogger; fatevi un giro se vi va cliccando qui). È nato tutto da una discussione – ne abbiamo molte, ma sempre concentrate su un ristretto numero di argomenti: politica, cinema, letteratura, in particolare quella francese.


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