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Romanzi

Recensioni di libri di genere romanzo a cura de “Il Consigliere Letterario”.

La verità, ombra impotente della menzogna

recensione - William Gaddis, Gotico americano
William Gaddis, Gotico americano

“Mi sento parte di quella razza in via di estinzione che pensa che uno scrittore vada letto e non ascoltato […]. Molto spesso oggi sembra esserci la tendenza a mettere la persona al posto del suo lavoro. A trasformare l’artista che crea in uno che mette in scena, a ritenere più valido, o più reale, ciò che un autore dice a proposito della scrittura, che la scrittura stessa”. È interamente racchiuso in questa dichiarazione il senso del lavoro di William Gaddis, uno dei più significativi protagonisti del Novecento letterario.Leggi tutto »La verità, ombra impotente della menzogna

Una gloriosa, indimenticabile sconfitta

recensione - Saul Bellow, Il dono di Humboldt
Saul Bellow, Il dono di Humboldt, Oscar Mondadori

Definito dal suo stesso autore “un romanzo comico sulla morte”, Il dono di Humboldt di Saul Bellow, pubblicato nel 1975 (un anno prima che lo scrittore statunitense ricevesse il Nobel per la letteratura) e insignito del premio Pulitzer, oltre a essere un’agrodolce riflessione sul senso dell’esistere e sulla sua conclusione, è la ruvida esplorazione del mondo interiore di un uomo, delle sue speranze, dei sogni coltivati, delle sconfitte patite, delle illusioni cullate a dispetto di tutto e di tutti.

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La filosofia lucidissima e incoerente di un romanziere

Recensione di “I fratelli Karamazov” di Fedor Dostoevskij

Fedor Dostoevskij, I fratelli Karamazov, Mondadori
Fedor Dostoevskij, I fratelli Karamazov, Mondadori

Simboli dell’uomo, della sua miseria come della sua grandezza; incarnazioni, o per dir meglio momenti, dell’eterno conflitto tra bene e male; maschere tragiche e grottesche delle forze sociali, intellettuali e spirituali che agitavano la Russia di fine XIX secolo, i componenti della famiglia Karamazov (il padre Fedor, i figli Dmitrij, Ivan e Aleksej e l’illegittimo Smerdjakov), protagonisti de I fratelli Karamazov, l’ultimo e più ambizioso romanzo di Dostoevskij, sono soprattutto la più limpida rappresentazione dell’anima dell’autore, lo specchio delle sue lacerazioni.


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Con gli occhi di una donna. E il cuore di una madre

Recensione di “A un cerbiatto somiglia il mio amore” di David Grossman

David Grossman, A un cerbiatto somiglia il mio amore, Mondadori
David Grossman, A un cerbiatto somiglia il mio amore, Mondadori

Si riflettono nelle ansie di una madre i travagli di un popolo, i traumi di una nazione, le ferite aperte di una comunità attraversata da guerre continue, conflitti feroci, isolati e disperati gesti di vendetta. Riverberano nell’anima fertile di una donna, nella sua ostinata volontà di vita, il fragore delle esplosioni, il rantolo dei moribondi, le urla agghiaccianti dei torturati e l’inumana determinazione degli aguzzini.


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L’opprimente assenza dell’uomo, della vita

Recensione di “Gita al faro” di Virginia Woolf

Virginia Woolf, Gita al faro, Garzanti
Virginia Woolf, Gita al faro, Garzanti

Una battuta in discorso diretto introduce la vicenda narrata, ne esprime la forma romanzo e immediatamente dopo si stempera in mille rivoli espressivi, fiumi carsici di flussi di coscienza, di pensieri, emozioni, dubbi; castelli di carta di riflessioni, desideri, paure. E la realtà intorno al mondo interiore dei personaggi – la famiglia in vacanza, la casa, il mare – prende lentamente forma, sfumata come in un sogno, intuitiva come una scenografia in penombra.


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Generazione dopo generazione, fino in fondo all’abisso

Recensione di “I Buddenbrook” di Thomas Mann

Thomas Mann, I Buddenbrook, Mondadori
Thomas Mann, I Buddenbrook, Mondadori

Un romanzo monumentale, sorretto da una prosa forte, ordinata, composta, trattenuta e nello stesso tempo eccezionalmente ricca. Un materiale narrativo fluido, articolato attraverso un arco temporale di oltre trentanni, che in alcuni tratti si fa mirabile sintesi di opposti per poi, quasi d’improvviso, ritrarsi in sé, chiudersi, interrompersi, costringersi in angusti corridoi espressivi.


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L’amore respira anche negli uomini del sottosuolo

Recensione di “Umiliati e offesi” di Fedor Dostoevskij

 

recensione Fedor Dostoevskij, Umiliati e offesi, Garzanti
 Fedor Dostoevskij, Umiliati e offesi, Garzanti

Accenti e atmosfere che richiamano il romanzo sociale, la complessità del disegno dei caratteri, restituiti al lettore nella loro essenziale verità, l’appassionato racconto di una storia d’amore tanto intensa quanto sfortunata, le dolorose riflessioni sugli estremi opposti del bene e del male e sull’anima dell’uomo, loro precario, instabile rifugio, e infine l’intenso studio delle passioni, dei sentimenti e dei desideri di uomini e donne, così simili, a volte, alla terra in cui vivono da esserne quasi il simbolo perfetto.


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L’inspiegabile, e irresistibile, estasi di un gol

Recensione di “Febbre a 90′” di Nick Hornby

 

recensione - Nick Hornby, Febbre a 90', Guanda
Nick Hornby, Febbre a 90′, Guanda
 

Per quanto possa apparire sorprendente, esistono anche ossessioni benigne. Non che non diano problemi, s’intende, solo non è necessario considerarle per forza di cose come manifesto di terribili disordini mentali, o peggio ancora come l’unico attendibile indice di pericolosità sociale.


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Richiamati in un mostruoso grembo materno

Recensione di “Jude l’oscuro” di Thomas Hardy

 

recensione - Thomas Hardy, Jude l'oscuro
Thomas Hardy, Jude l’oscuro

Orizzonte storico, geografico e soprattutto spirituale, il Wessex è la materia prima dei romanzi di Thomas Hardy. Qui, in un luogo spoglio, indifferente, che pare aver dimenticato da tempo immemorabile ogni idea di bellezza (e scacciato perfino l’ombra della virtù) si dipanano gli intrecci da lui narrati e le vicissitudini di un’umanità disgregata, confusa, in massima parte composta da sconfitti.


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