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Romanzi

Recensioni di libri di genere romanzo a cura de “Il Consigliere Letterario”.

Come la volontà di Dio

Recensione di “La figlia dello straniero” di Joyce Carol Oates

Joyce Carol Oates, La figlia dello straniero, Mondadori
Joyce Carol Oates, La figlia dello straniero, Mondadori

Quanti segreti può nascondere un’anima? Quanto dolore tollerare?  Da quanto amore, e paura, e orgoglio, e menzogna, e bisogno di confessare la verità può essere attraversata una vita che sia davvero possibile vivere? Un’esistenza che ci sia consentito affrontare senza soccombere? A queste terribili domande si trova costretta a dare una risposta, fin dalla più tenera età, Rebecca Schwart, tenace e tragica protagonista de La figlia dello straniero di Joyce Carol Oates.Leggi tutto »Come la volontà di Dio

Non si risolve una tragedia nascondendola

Recensione di “Un dramma borghese” di Guido Morselli

recensione - Guido Morselli, Un dramma borghese, Adelphi
Guido Morselli, Un dramma borghese, Adelphi

Nella prigione di un corpo malato, che rende soffocante e insopportabile anche la raffinata ospitalità di un albergo, l’accogliente organizzazione delle camere, la sobria architettura degli spazi comuni; e da qui nell’abisso di un rapporto mai nato e d’improvviso esploso in una forma d’amore corrotta, disturbata, ossessiva, in un furente germogliare di irrazionale passione, in una pretesa d’esclusività sorda alla colpa e alla vergogna e testardamente ignara della realtà e delle sue regole, del vivere sociale e delle sue leggi, della morale e dei suoi dettati.


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Un fremito tra le scapole

Recensione di “Casa desolata” di Charles Dickens

recensione Charles Dickens, Casa desolata, Einaudi
Charles Dickens, Casa desolata, Einaudi

“Ciò che dobbiamo fare, leggendo Casa desolata (Bleak House), è rilassarci e lasciare che sia la spina dorsale a prendere il sopravvento. Benché si legga con la mente, la sede del piacere artistico è tra le scapole. Quel piccolo brivido che sentiamo lì dietro è certamente la forma più alta di emozione che l’umanità abbia raggiunto sviluppando la pura arte e la pura scienza.


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Tra il dio dell’amore e il dio della guerra

Recensione di “Marte in Ariete” di Alexander Lernet-Holenia

recensione - Alexander Lernet-Holenia, Marte in Ariete, Adelphi
Alexander Lernet-Holenia, Marte in Ariete, Adelphi

Da una parte la danza dionisiaca dello spirito, l’immateriale universo di pensieri, desideri e sentimenti il cui respiro libero non conosce restrizioni di sorta e ignora, con fanciullesca indifferenza, persino l’ordinato scorrere del tempo e le leggi della fisica; dall’altra l’imperio soffocante della materia, la dittatura spietata del reale, contro cui anche il più nobile dei sogni è destinato a infrangersi.


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La parabola di un epilettico

Recensione de “L’idiota” di Fedor Dostoevskij

recensione Fedor Dostoevskij, L'idiota, Rusconi
Fedor Dostoevskij, L’idiota, Rusconi

Malato perché epilettico, perché innocente, perché “completamente buono” e incapace di meschinità, di viltà; malato perché spettatore della vita (della propria prima che di quella altrui), perché spaventato dall’idea stessa di volere, di desiderare, di anteporre se stesso al prossimo; malato di misericordia, d’amore, di pietà, ma soprattutto di solitudine, il principe Myskin, protagonista de L’idiota di Fedor Dostoevskij, racchiude nella sua anima vergine gli estremi opposti dell’essenza e della negazione dell’umano.


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È la nostra vita la sola possibile misura del tempo

Recensione di “Il deserto dei Tartari” di Dino Buzzati

Dino Buzzati, Il deserto dei Tartari, Mondadori
Dino Buzzati, Il deserto dei Tartari, Mondadori

“Ma altre volte […] la mia vita effettiva […] mi appariva come una parte di realtà che non era fatta per me, contro la quale non c’era possibilità di ricorso, in seno alla quale non avevo alleati, e dietro la quale non si nascondeva niente. Mi sembrava, in quei momenti, di esistere nello stesso modo degli altri uomini, che sarei invecchiato, che sarei morto come loro, e che in mezzo al mucchio sarei stato semplicemente uno dei tanti”. Probabilmente, nessuno più di Marcel Proust ha compreso che il senso del tempo non è qualcosa di astratto ma coincide con quello della nostra esistenza e che il futuro, che specie in giovane età immaginiamo, abita là dove prende forma quel che desideriamo, dove coltiviamo le gioie più segrete in attesa di dar loro espressione, verità, vita.

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Un tragico destino d’irraggiungibilità

Recensione di “Senilità” di Italo Svevo

Italo Svevo, Senilità
Senilità, Italo Svevo

“Non esiste unanimità più perfetta del silenzio” scrisse nel 1927 Italo Svevo riferendosi, con malcelata amarezza, all’universale indifferenza che accolse la prima pubblicazione di Senilità. Un’accoglienza, o meglio un’assenza di accoglienza, che ferì così profondamente l’animo dell’autore da indurlo a voltare le spalle alla pagina scritta per ben venticinque anni.


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La prosa sublime di un cuore in tumulto

Recensione di “All’ombra delle fanciulle in fiore – Alla ricerca del tempo perduto II” di Marcel Proust

Marcel Proust, All'ombra delle fanciulle in fiore
Marcel Proust, All’ombra delle fanciulle in fiore

Si veste d’amore la memoria di Marcel Proust, narratore e protagonista di All’ombra delle fanciulle in fiore, secondo capitolo del suo capolavoro, Alla ricerca del tempo perduto. L’evocazione del passato, pur senza perdere nulla del suo libero fluire, del suo scorrere in modo quasi indipendente dalla volontà del narratore, ha in questo romanzo un ben preciso polo d’attrazione, un punto di caduta, un “luogo naturale” verso cui dirigersi.Leggi tutto »La prosa sublime di un cuore in tumulto

L’accanito vivere di un “cronista della natura umana”

Recensione di “Nord” di Louis-Ferdinand Céline

recensione Louis Ferdinand Céline, Nord
Louis Ferdinand Céline, Nord

“Non vedendo altra speranza se non in una direzione della rosa dei venti, quel Nord che dà il titolo al volume centrale della trilogia, la bussola costantemente in mano – ultima guida possibile in un simile mondo al tempo stesso ingannevole e fuori orbita – Céline zigzaga attraverso la Germania del 1944 come Bardamu attraverso le Fiandre e le Ardenne nel 1914. Dappertutto la morte lo minaccia, e sotto mille forme – pallottole e bombe, trucchi, trappole, complotti, carestia. Va di rifugio precario in rifugio precario, dorme solo a metà, acconsente a tutto per salvare la sua vita e quella di coloro di cui è responsabile.


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Cronache di anime perse

Recensione di “Foglie di tabacco” di Marco Crestani

Marco Crestani, Foglie di tabacco
Marco Crestani, Foglie di tabacco
 
 

Eleonora Molisani, giornalista di Tu Style, ha letto Foglie di tabacco di Marco Crestani e ne ha scritto una recensione appassionata, di grande intensità emotiva. Ha raccontato il libro nello stesso modo in cui lo ha vissuto, con slancio, con quell’impeto del cuore e della testa che solo la bellezza e l’arte intrisa di verità e umana pietà sanno evocare. Ringrazio dunque di tutto cuore Eleonora per il suo nuovo contributo al blog e Marco Crestani per il suo prezioso romanzo.


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