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Romanzi

Recensioni di libri di genere romanzo a cura de “Il Consigliere Letterario”.

La parabola di un epilettico

Recensione de “L’idiota” di Fedor Dostoevskij

recensione Fedor Dostoevskij, L'idiota, Rusconi
Fedor Dostoevskij, L’idiota, Rusconi

Malato perché epilettico, perché innocente, perché “completamente buono” e incapace di meschinità, di viltà; malato perché spettatore della vita (della propria prima che di quella altrui), perché spaventato dall’idea stessa di volere, di desiderare, di anteporre se stesso al prossimo; malato di misericordia, d’amore, di pietà, ma soprattutto di solitudine, il principe Myskin, protagonista de L’idiota di Fedor Dostoevskij, racchiude nella sua anima vergine gli estremi opposti dell’essenza e della negazione dell’umano.


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È la nostra vita la sola possibile misura del tempo

Recensione di “Il deserto dei Tartari” di Dino Buzzati

Dino Buzzati, Il deserto dei Tartari, Mondadori
Dino Buzzati, Il deserto dei Tartari, Mondadori

“Ma altre volte […] la mia vita effettiva […] mi appariva come una parte di realtà che non era fatta per me, contro la quale non c’era possibilità di ricorso, in seno alla quale non avevo alleati, e dietro la quale non si nascondeva niente. Mi sembrava, in quei momenti, di esistere nello stesso modo degli altri uomini, che sarei invecchiato, che sarei morto come loro, e che in mezzo al mucchio sarei stato semplicemente uno dei tanti”. Probabilmente, nessuno più di Marcel Proust ha compreso che il senso del tempo non è qualcosa di astratto ma coincide con quello della nostra esistenza e che il futuro, che specie in giovane età immaginiamo, abita là dove prende forma quel che desideriamo, dove coltiviamo le gioie più segrete in attesa di dar loro espressione, verità, vita.

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Un tragico destino d’irraggiungibilità

Recensione di “Senilità” di Italo Svevo

Italo Svevo, Senilità
Senilità, Italo Svevo

“Non esiste unanimità più perfetta del silenzio” scrisse nel 1927 Italo Svevo riferendosi, con malcelata amarezza, all’universale indifferenza che accolse la prima pubblicazione di Senilità. Un’accoglienza, o meglio un’assenza di accoglienza, che ferì così profondamente l’animo dell’autore da indurlo a voltare le spalle alla pagina scritta per ben venticinque anni.


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La prosa sublime di un cuore in tumulto

Recensione di “All’ombra delle fanciulle in fiore – Alla ricerca del tempo perduto II” di Marcel Proust

Marcel Proust, All'ombra delle fanciulle in fiore
Marcel Proust, All’ombra delle fanciulle in fiore

Si veste d’amore la memoria di Marcel Proust, narratore e protagonista di All’ombra delle fanciulle in fiore, secondo capitolo del suo capolavoro, Alla ricerca del tempo perduto. L’evocazione del passato, pur senza perdere nulla del suo libero fluire, del suo scorrere in modo quasi indipendente dalla volontà del narratore, ha in questo romanzo un ben preciso polo d’attrazione, un punto di caduta, un “luogo naturale” verso cui dirigersi.Leggi tutto »La prosa sublime di un cuore in tumulto

L’accanito vivere di un “cronista della natura umana”

Recensione di “Nord” di Louis-Ferdinand Céline

recensione Louis Ferdinand Céline, Nord
Louis Ferdinand Céline, Nord

“Non vedendo altra speranza se non in una direzione della rosa dei venti, quel Nord che dà il titolo al volume centrale della trilogia, la bussola costantemente in mano – ultima guida possibile in un simile mondo al tempo stesso ingannevole e fuori orbita – Céline zigzaga attraverso la Germania del 1944 come Bardamu attraverso le Fiandre e le Ardenne nel 1914. Dappertutto la morte lo minaccia, e sotto mille forme – pallottole e bombe, trucchi, trappole, complotti, carestia. Va di rifugio precario in rifugio precario, dorme solo a metà, acconsente a tutto per salvare la sua vita e quella di coloro di cui è responsabile.


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Cronache di anime perse

Recensione di “Foglie di tabacco” di Marco Crestani

Marco Crestani, Foglie di tabacco
Marco Crestani, Foglie di tabacco
 
 

Eleonora Molisani, giornalista di Tu Style, ha letto Foglie di tabacco di Marco Crestani e ne ha scritto una recensione appassionata, di grande intensità emotiva. Ha raccontato il libro nello stesso modo in cui lo ha vissuto, con slancio, con quell’impeto del cuore e della testa che solo la bellezza e l’arte intrisa di verità e umana pietà sanno evocare. Ringrazio dunque di tutto cuore Eleonora per il suo nuovo contributo al blog e Marco Crestani per il suo prezioso romanzo.


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In una città d’odio, assediati da una tormenta di neve

Recensione di “Neve” di Orhan Pamuk

recensione Orhan Pamuk, Neve, Einaudi
Orhan Pamuk, Neve, Einaudi
 

A Kars, povera e anonima cittadina al confine tra Turchia, Armenia e Georgia, alcune ragazze si sono tolte la vita. Il loro gesto, estremo e disperato, è la più limpida espressione delle contraddizioni che dilaniano una società multietnica ma non pacificata, multiculturale eppure chiusa, tanto appassionata e violenta nell’affermazione della propria spiritualità quanto severa e disumana nella negazione di essa.Leggi tutto »In una città d’odio, assediati da una tormenta di neve

Lolita, faticosa forma di un desiderio

Recensione di “Lolita” di Vladimir Nabokov

Vladimir Nabokov, Lolita, Adelphi
Vladimir Nabokov, Lolita, Adelphi

Esiste una ristretta cerchia di scrittori la cui prosa, miracolosamente lieve e nello stesso tempo così penetrante da riuscire non soltanto a raccontare il vero ma addirittura a dargli forma, in qualche modo a costruirlo, non conosce confini, restrizioni, limiti, divieti.


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Condannati a recitare una parte in commedia

Recensione di “l’eterno marito” di Fedor Dostoevskij

Fedor Dostoevskij, L'eterno marito, Garzanti
Fedor Dostoevskij, L’eterno marito, Garzanti

Pubblicato in due puntate sulla rivista Zarja nel 1870, due anni dopo l’uscita de L’idiota e mentre era in pieno svolgimento la stesura de I demoni, il romanzo breve L’eterno marito di Fedor Dostoevskij è un intenso dramma psicologico raccontato con i toni accesi di una farsa agrodolce; un intreccio di solitudini e silenzi, segreti e bugie che nel riflettere la coscienza inquieta e il tormentato mondo interiore di due uomini opposti per carattere e scelte di vita cerca di affrontare da un nuovo punto di vista quello che è il tema centrale di tutta la produzione del grande autore russo: la vita intima di ciascuno di noi, cuore di ogni nostra inconfessata brama, specchio del nostro io più autentico e terribile.


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La natura liquida dell’amore

Recensione di “Camere separate” di Pier Vittorio Tondelli

Pier Vittorio Tondelli, Camere separate, Bompiani
Pier Vittorio Tondelli, Camere separate, Bompiani

Nella cronaca impotente, nella memoria nuda di una storia d’amore troncata dall’incomprensibilità della morte, Pier Vittorio Tondelli si racconta con accenti di straziante sincerità. In una prosa che appare timida, ritrosa, e che ha il suono flebile del sussurro, l’autore sceglie la trasparente semplicità della confessione per cercare di dar forma al proprio mondo interiore in tumulto, per provare a mettere ordine in un’esistenza spesa tra meraviglia e passione, e inseguita, bramata e posseduta, anche se mai fino in fondo.


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