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Libri da leggere

Consigli di libri da leggere. Libri imperdibili, che chiunque di noi dovrebbe leggere almeno una volta nella vita.

Swann, il principio di un infinito narrare

Recensione di “Dalla parte di Swann – Alla ricerca del tempo perduto I” di Marcel Proust

Marcel proust, Dalla parte di Swann, Mondadori
Marcel Proust, Dalla parte di Swann, Mondadori

Forse nessuna definizione più di quella di romanzo riesce a evocare l’universalità, la totale assenza di confini, l’aristotelica potenzialità di divenir qualsiasi cosa, la bellezza quasi inesprimibile di un raccontare che abbraccia tempo e spazio e non conosce soste né limiti. Eppure, la parola romanzo sembra perdere tutta la propria forza, la propria spinta vitale, e ridursi a una specie di insufficiente categoria, di più, a una semplicistica etichetta, nel momento in cui la si accosta al monumentale lavoro letterario di Marcel Proust Alla ricerca del tempo perduto.Leggi tutto »Swann, il principio di un infinito narrare

“La mia patria sono stati i libri”

Recensione di “Memorie di Adriano” di Marguerite Yourcenar

Marguerite Yourcenar, Memorie di Adriano, Einaudi
Marguerite Yourcenar, Memorie di Adriano, Einaudi

È la lingua limpida e nel medesimo tempo quasi schiva della confessione, l’intatto alfabeto di un’anima che offre se stessa ma che in segreto teme la propria nudità imperfetta; è la prosa quieta e trattenuta di un’epistola cui è affidato il compito (quasi impossibile) di render manifesti il ritratto interiore di un uomo e il suo destino nell’identico modo in cui si riepiloga un qualsiasi accadimento, facendo la massima attenzione a mantenere tra sé e il fatto la giusta distanza, la necessaria neutralità;

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La filosofia lucidissima e incoerente di un romanziere

Recensione di “I fratelli Karamazov” di Fedor Dostoevskij

Fedor Dostoevskij, I fratelli Karamazov, Mondadori
Fedor Dostoevskij, I fratelli Karamazov, Mondadori

Simboli dell’uomo, della sua miseria come della sua grandezza; incarnazioni, o per dir meglio momenti, dell’eterno conflitto tra bene e male; maschere tragiche e grottesche delle forze sociali, intellettuali e spirituali che agitavano la Russia di fine XIX secolo, i componenti della famiglia Karamazov (il padre Fedor, i figli Dmitrij, Ivan e Aleksej e l’illegittimo Smerdjakov), protagonisti de I fratelli Karamazov, l’ultimo e più ambizioso romanzo di Dostoevskij, sono soprattutto la più limpida rappresentazione dell’anima dell’autore, lo specchio delle sue lacerazioni.


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L’opprimente assenza dell’uomo, della vita

Recensione di “Gita al faro” di Virginia Woolf

Virginia Woolf, Gita al faro, Garzanti
Virginia Woolf, Gita al faro, Garzanti

Una battuta in discorso diretto introduce la vicenda narrata, ne esprime la forma romanzo e immediatamente dopo si stempera in mille rivoli espressivi, fiumi carsici di flussi di coscienza, di pensieri, emozioni, dubbi; castelli di carta di riflessioni, desideri, paure. E la realtà intorno al mondo interiore dei personaggi – la famiglia in vacanza, la casa, il mare – prende lentamente forma, sfumata come in un sogno, intuitiva come una scenografia in penombra.


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Generazione dopo generazione, fino in fondo all’abisso

Recensione di “I Buddenbrook” di Thomas Mann

Thomas Mann, I Buddenbrook, Mondadori
Thomas Mann, I Buddenbrook, Mondadori

Un romanzo monumentale, sorretto da una prosa forte, ordinata, composta, trattenuta e nello stesso tempo eccezionalmente ricca. Un materiale narrativo fluido, articolato attraverso un arco temporale di oltre trentanni, che in alcuni tratti si fa mirabile sintesi di opposti per poi, quasi d’improvviso, ritrarsi in sé, chiudersi, interrompersi, costringersi in angusti corridoi espressivi.


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Spettatori dell’ira funesta di Achille

Recensione di “Iliade di Omero” di Vincenzo Monti

recensione - Vincenzo Monti, Iliade di Omero, Mondadori
Vincenzo Monti, Iliade di Omero, Mondadori

Le virtù eroiche e guerriere, la fierezza dei combattenti dell’uno e dell’altro schieramento, la stanca saggezza di Priamo, signore della superba Troia, l’indomito coraggio di Ettore, condannato dal fato al sacrificio di sé, l’orgoglio di Achille, il più valoroso tra gli Achei, l’amore appassionato e tragico tra Paride ed Elena, la spavalderia colpevole di Agamennone, comandante dell’esercito assediante, la furia  inarrestabile di Diomede, che solo una volta giunto dinanzi ad Apollo depone la propria spada, la pazzia del nobile Aiace Telamonio, indotta da un incantesimo di Atena, e ancora Enea, difensore di Troia, il giovane Patroclo, perdutamente amato da Achille, che si reca in battaglia con indosso l’armatura dell’amico e soccombe a Ettore, l’astuto Ulisse, re di Itaca, tessitore di mortali inganni.

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È un corpo nudo e deforme lo spirito dell’uomo

Recensione di “Cecità” di José Saramago

José Saramago, Cecità, Einaudi
José Saramago, Cecità, Einaudi

Una prosa di cristallina bellezza, capace di offrire al linguaggio nuovi orizzonti espressivi; un respiro narrativo potente, a tratti rabbioso, intriso di violenza ma anche di commossa pietà e tradotto in lucida metafora politica, nella dolorosa presa di coscienza dell’abisso morale in cui è sprofondato l’uomo, e ancora nell’appassionata rivendicazione di un’anima ferita, umiliata, schiacciata ma non vinta.Leggi tutto »È un corpo nudo e deforme lo spirito dell’uomo

Il Trecento di Boccaccio, realtà d’oggi

Recensione di “Decameron” di Giovanni Boccaccio

 

Giovanni Boccaccio, Decameron, Mursia
Giovanni Boccaccio, Decameron, Mursia

Dalla città di Firenze, flagellata dalla peste, dieci giovani di elevata condizione sociale (sette uomini e tre donne) fuggono e trovano rifugio in campagna. Qui, per ingannare il tempo e trovar diletto nel reciproco stare insieme, decidono di raccontare ciascuno una novella; fissato un preciso rituale, che prevede l’elezione quotidiana di un “re” cui spetta decidere il tema dei racconti, ecco che la narrazione comincia.


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Il passato dei fatti, la memoria degli uomini

Recensione “La storia” di Elsa Morante

recensioone - la storia- elsa morante
La storia, Elsa Morante, Einaudi

Difficile affrontare un’opera a buon diritto entrata nel novero dei grandi capolavori della letteratura e di cui si parla come di una lettura irrinunciabile. Difficile approcciarla, persino se ci si limita a raccontarne banalmente la trama, tanto è universalmente nota; arduo, insomma, esserne all’altezza.


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Thomas Mann, scienziato e filosofo della vita

Recensione di “La montagna incantata” di Thomas Mann

Thomas Mann, La montagna incantata, Corbaccio
Thomas Mann, La montagna incantata, Corbaccio

Si fonda sul paradosso “La montagna incantata” di Thomas Mann, uno dei grandi romanzi della storia della letteratura. Un paradosso che sembra avere il proprio centro di gravità nel protagonista del romanzo, il giovane ingegnere Hans Castorp, ma che fin dalle prime pagine si svela nel complessivo disegno dell’opera. Guardando all’uomo nella sua unità di corpo e spirito, Mann compie una scelta ardita: racchiude nel particolarissimo microcosmo di un sanatorio per tubercolotici l’intera esperienza di vita di un singolo.

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