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Romanzi di formazione

Recensioni di romanzi di formazione a cura de “Il Consigliere Letterario”.

All’ombra di Ching Shih


Recensione di “La più grande” di Davide Morosinotto

recensione - davide morosinotto - la più grande
Davide Morosinotto, La più grande, BUR

 

Può esserci qualsiasi cosa in un’avventura. Di certo c’è l’eroe, il protagonista della storia (che

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Recensione di “La più grande” di Davide Morosinotto

recensione - davide morosinotto - la più grande
Davide Morosinotto, La più grande, BUR

 

Può esserci qualsiasi cosa in un’avventura. Di certo c’è l’eroe, il protagonista della storia (che

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Recensione di “La più grande” di Davide Morosinotto

recensione - davide morosinotto - la più grande
Davide Morosinotto, La più grande, BUR

 

Può esserci qualsiasi cosa in un’avventura. Di certo c’è l’eroe, il protagonista della storia (che

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Recensione di “La più grande” di Davide Morosinotto

recensione - davide morosinotto - la più grande
Davide Morosinotto, La più grande, BUR

 

Può esserci qualsiasi cosa in un’avventura. Di certo c’è l’eroe, il protagonista della storia (che

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Darwin in Texas


Recensione di “L’evoluzione di Calpurnia” di Jacqueline Kelly

Jacqueline Kelly - L'evoluzione di Calpurnia - recensione
Jacqueline Kelly, L’evoluzione di Calpurnia, Salani

Texas, contea di Fentress, 1899. Calpurnia Virginia Tate ha undici anni. La sua è una famiglia benestante e numerosa. Oltre ai genitori, infatti, e al personale di servizio, ci sono un nonno e ben sei fratelli. Calpurnia è una bambina vivace, intelligente, piena di interessi. Leggi tutto »Darwin in Texas

Si poteva anche chiamare così

Recensione di “Chiamalo sonno” di Henry Roth

Henry Roth, Chiamalo sonno, Garzanti

“I termini del caso ‘Henry Roth’ – uno dei casi letterari più sconcertanti del Novecento americano – sono presto detti, Nel 1934, quando fu pubblicato Call It Sleep, il nome di Roth era ignoto a tutti se non al gruppo di artisti e intellettuali del Village, amici di Eda Lou Walton, insegnante e scrittrice di fama, con la quale Roth conviveva. Subito, il romanzo di questo giovane sconosciuto si trovò al centro di un acceso dibattito: da una parte la critica legata all’estetica del realismo socialista, che rimproverava a Roth di avere ‘sprecato’ la sua esperienza nei ghetti ebraici di New York in un’opera ‘borghese’ nei suoi intendimenti intimistici, in assoluta indifferenza verso le istanze della rivoluzione proletaria; dall’altra, la critica non marxista, la quale inneggiava al romanzo per la sua poesia, per l’approfondimento psicologico, per la complessità della tessitura simbolica.


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Un libro con Giancarlo

Recensione di “Un ragazzo normale” di Lorenzo Marone

Lorenzo Marone, Un ragazzo normale, Feltrinelli

Giancarlo Siani, giornalista pubblicista de ‘ll Mattino’, è stato ammazzato dalla camorra sotto la sua abitazione, nel quartiere residenziale del Vomero, il 23 settembre 1985. Per rendergli giustizia e capire il perché del suo assassinio ci sono voluti dodici anni e tre pentiti. Nel 1997 la Corte d’Assise di Napoli ha condannato all’ergastolo i fratelli Nuvoletta e Luigi Baccante come mandanti dell’omicidio e Ciro Cappucci e Armando Del Core come esecutori materiali.


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Il coraggioso umanesimo di Augie

Recensione di “Le avventure di Augie March” di Saul Bellow

Saul Bellow, Le avventure di Augie March, Mondadori

Un romanzo di formazione, un protagonista affascinante, contraddittorio, che scatena emozioni, commuove, diverte e fa riflettere, un affollato palcoscenico di caratteri, ciascuno descritto con minuziosa precisione, una ricostruzione d’ambiente (in primis quello della Chicago del primo Novecento, ma anche la vasta desolazione del Messico, dove muoiono i sogni di libertà e d’amore del protagonista) di impressionante efficacia, e una scrittura intensa, vitale, scintillante, in perfetto equilibrio tra asciutta rievocazione di esperienze personali e sorprendente slancio inventivo.


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Il genere, le specie

Recensione di “La scuola cattolica” di Edoardo Albinati

Edoardo Albinati, La scuola cattolica, Rizzoli

San Felice Circeo, 29-30 settembre 1975. Due ragazze, una di diciannove, l’altra di diciassette anni, vengono sequestrate da tre giovani poco più che ventenni, tutti di buona famiglia, e ripetutamente seviziate. Una di loro muore in seguito alle violenze subite, l’altra miracolosamente sopravvive, riesce a chiedere aiuto, si salva e contribuisce all’immediata cattura di due dei responsabili; il terzo riuscirà a fuggire.

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Un’angoscia reale

Recensione di “La regola dei pesci” di Giorgio Scianna

Giorgio Scianna, La regola dei pesci, Einaudi

Non un giallo e neppure un mystery. Un romanzo d’avventura, forse, e di formazione, ma non soltanto questo. Qualcosa che può apparire come una sorta di confessione ma che in realtà non è che un urlo lanciato verso il nulla, una resa, un abbandono, la consapevolezza di una frattura non colmabile, di una distanza che niente può più ridurre. Nulla, neppure l’amore. Leggi tutto »Un’angoscia reale

La pubertà letteraria di Arturo

Recensione di “La strada per Los Angeles” di John Fante

John Fante, La strada per Los Angeles, Einaudi
John Fante, La strada per Los Angeles, Einaudi

“Non si capisce John Fante se non lo si legge alla luce dell’italoamericanità. Ma lo si capisce ancor meno se si assume l’elemento etnico come esclusivo, se si considera l’intera sua opera, ribollente distillato autobiografico, all’interno del paradigma etnico-familiare. In realtà, l’italoamericanità di John Fante […] si situa un passo avanti rispetto alla personalità della maggior parte degli altri scrittori italoamericani a lui coevi […], giacché non si risolve nella semplicità di una scelta tematica […] ma si complica e si arricchisce nel confronto con modelli letterari alti e aggiornati, e non si dà al di fuori di una ostinata, coraggiosa ricerca di stile”. Leggi tutto »La pubertà letteraria di Arturo

Ragione e immaginazione

Recensione di “Manoscritto trovato a Saragozza” di Jan Potocki

Jan Potocki, Manoscritto trovato a Saragozza, Adelphi
Jan Potocki, Manoscritto trovato a Saragozza, Adelphi

“Mi trovavo all’assedio di Saragozza come ufficiale dell’esercito francese. Alcuni giorni dopo la presa della città, essendomi spinto in un luogo un po’ fuori mano, scorsi una casetta di belle proporzioni in cui, almeno in un primo tempo, credetti che nessun francese avesse ancora messo piede. Mi venne la curiosità di entrare.


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Cinematografo 1759

Recensione di “Candido” di Voltaire

Voltaire, Candido, BUR
Voltaire, Candido, BUR

“Nel Candide oggi non è il «racconto filosofico» che più ci incanta, non è la satira, non è il prender forma d’una morale e d’una visione del mondo: è il ritmo. Con velocità e leggerezza, un susseguirsi di disgrazie supplizi massacri corre sulla pagina, rimbalza di capitolo in capitolo, si ramifica e moltiplica senza provocare nell’emotività del lettore altro effetto che d’una vitalità esilarante e primordiale.Leggi tutto »Cinematografo 1759