Il Circolo di Jena
Recensione di “Magnifici ribelli” di Andrea Wulf
Il secolo XVIII sta volgendo al termine. La Francia è alle prese con le conseguenze,
Recensioni di saggi storici a cura de “Il Consigliere Letterario”.
Il secolo XVIII sta volgendo al termine. La Francia è alle prese con le conseguenze,
“[…] Ai fini della prosecuzione del mio discorso, vorrei che concordassimo sul fatto che in tutta l’istruzione che riceviamo, dalle varie scuole, ma anche a casa o per strada o altrove, che derivi dallo studio o dall’esperienza, avviene una sorta di progressione: passiamo dai dati alle informazioni alla conoscenza alla saggezza. Separare una cosa dall’altra, essere capaci di distinguerle, cioè capire le limitazioni e il pericolo derivanti dall’uso dell’una senza le altre, e nel contempo rispettare ciascuna categoria dell’intelligenza, è in genere l’obiettivo di un’istruzione seria.
Leggi tutto »Linguaggio, misura delle nostre vite
1961. Adolf Eichmann, burocrate nazista “esperto” di questioni ebraiche e attivamente coinvolto nell’organizzazione delle operazioni di sterminio degli ebrei, viene processato a Gerusalemme. Era stato catturato in Argentina quasi un anno prima da un gruppo di agenti segreti israeliani. Queste le accuse a suo carico: aver commesso, in concorso con altri, crimini contro il popolo ebraico, crimini contro l’umanità e crimini di guerra sotto il regime nazista, in particolare durante la seconda guerra mondiale.
Leggi tutto »Lo sterminio a processo
Il secolo del trionfo delle scienze, il secolo di Galilei e Newton, del Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo e dei Principia Mathematica; il secolo del severo razionalismo filosofico di Spinoza e Leibniz e dei primi sviluppi del calcolo infinitesimale; il secolo di Pierre Bayle, del suo Dizionario storico-critico e dei suoi beffardi Pensieri sulla cometa, e ancora il secolo dell’uomo nuovo, dell’ateo virtuoso, il cui universo morale non ha nulla a che vedere con il credo religioso professato (o rifiutato).
Recensione di “Trattato teologico – politico” di Baruch Spinoza
“Chiunque sia vissuto tra gli uomini […] non può non aver osservato che la maggior parte di loro, nelle circostanze favorevoli, ancorché ignorantissimi, sono così tronfi di sapienza da ritenersi offesi se qualcuno voglia dar loro consigli; mentre nelle avversità non sanno da che parte voltarsi e implorano consiglio al primo che capita, e non c’è consiglio così insulso, così assurdo o inutile ch’essi non seguano; poi, anche per i motivi più insignificanti, tornare a sperare il meglio e, di nuovo, a temere il peggio […].
Il più diffuso luogo comune sulla filosofia la qualifica, impietosamente, come disciplina incomprensibile e, quel che è peggio, del tutto inutile. Il fatto che questi giudizi in qualche raro caso risultino inconfutabili (il luogo comune, del resto, è banale ma non necessariamente falso) dimostra soltanto che anche nelle più miopi sentenze si può trovare un fondo di verità e rischia di allontanare schiere di lettori da opere di grande valore e di ancor maggior importanza.