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Friedrich Dürrenmatt

I dannati e il loro inferno

Recensione di “Racconti” di Friedrich Dürrenmatt

Friedrich Dürrenmatt, Racconti, Feltrinelli

Hanno l’atmosfera inquietante degli incubi e i contorni bui e inafferrabili di una realtà decisamente troppo folle, o terribile, o grottesca, o assurda per essere vera i Racconti di Friedrich Dürrenmatt pubblicati da Feltrinelli; storie scritte nell’arco di quarant’anni (dal 1942 al 1985) che, pur toccando i generi più diversi, hanno il loro denominatore comune nella scelta degli argomenti trattati, nell’antropologica “curiosità” dell’autore, nella sua filosofica analisi del male, nel confronto aperto, spigoloso, tra la parola scritta e il mondo, cui la letteratura si rivolge come a suo privilegiato oggetto d’analisi e che è nello stesso tempo chiamata a interpretare e comprendere.


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Scrivere il delitto perfetto

Recensione di “La promessa” di Friedrich Dürrenmatt

Friedrich Dürrenmatt, La promessa, Feltrinelli

Considerato nella sua essenza, il meccanismo narrativo del giallo classico è piuttosto semplice; nell’ordine abbiamo un fatto delittuoso, un investigatore che cerca di ricostruire l’accaduto, una serie di indizi che vengono scoperti e ordinati in logica sequenza attraverso un meticoloso lavoro di indagine e una serie di rigorose deduzioni e infine il disvelamento della verità (con la conseguente, rassicurante, cattura del colpevole).


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Un geniale “scettico del crimine”

Recensione de “Il giudice e il suo boia” di Friedrich Dürrenmatt

Friedrich Dürrenmatt, Il giudice e il suo boia, Feltrinelli
Friedrich Dürrenmatt, Il giudice e il suo boia, Feltrinelli

È il legame, indissolubile e tuttavia non necessario, tra carnefice e vittima (e insieme a esso la relazione, che dal punto di vista della pura teoria dovrebbe essere di causa ed effetto, tra delitto e castigo) il fondamento dei polizieschi di Friedrich Dürrenmatt, uno dei massimi esponenti della letteratura novecentesca e a mio avviso il più grande giallista di sempre (di lui ho già scritto più volte in questo blog); più che al crimine e ai suoi moventi, infatti, lo scrittore svizzero si interessa all’assassinio, al fatto di sangue, da un punto di vista filosofico, metafisico quasi, considerandolo un’aperta sfida all’ordine, alla razionalità e dunque alla comprensibilità (ancorché imperfetta, lacunosa) del mondo.Leggi tutto »Un geniale “scettico del crimine”

Un intreccio giallo, un tormentoso rovello filosofico

Recensione di “Il sospetto” di Friedrich Dürrenmatt

Friedrich Dürrenmatt, Il sospetto, Feltrinelli
Friedrich Dürrenmatt, Il sospetto, Feltrinelli

La verità, nei romanzi gialli di Friedrich Dürrenmatt, non è mai un traguardo, né l’espressione di un ordine razionale del mondo. Non è il filo d’Arianna dipanato in un labirinto bensì il labirinto stesso, l’intrico di vie oscure dentro il quale l’indagine si perde.


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La giustizia degli uomini non è mai innocente

Recensione di “giustizia” di Friedrich Dürrenmatt

Friedrch Durrenmatt, Giustizia, Adelphi
Friedrch Dürrenmatt, Giustizia, Adelphi

Un giallo filosofico, un thriller psicologico, una partita a scacchi, un perverso gioco di specchi, una riflessione grottesca e amara sulla giustizia, sul suo senso e sulla sua applicazione. A partire dal titolo – Giustizia, che al lettore suona come una pretesa insistita, ostinata, non tanto che si faccia giustizia, ma che si dia giustizia, che possa esserci, cioè, un argine al disordine, alla morte, all’abisso etico dell’uomo – questo splendido (e labirintico) romanzo di Friedrich Dürrenmatt, non la più famosa delle sue opere ma di certo una delle più felici, è un sfida: al raziocinio, alla morale, all’organizzazione sociale di cui ciascuno di noi fa parte e nella quale, pur tra luci e ombre, si riconosce, e alle sue regole.


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