Soames, o delle colpe dei padri
Recensione di “La saga dei Forsyte” di John Galsworthy
“Quando qualche Forsyte si fidanzava, si sposava o nasceva, i Forsyte erano sempre tutti
Gli autori e le opere che hanno ottenuto il massimo riconoscimento letterario.
“Quando qualche Forsyte si fidanzava, si sposava o nasceva, i Forsyte erano sempre tutti
“Quando nell’estate del 1944 l’Armata Rossa era già avanzata profondamente in Romania,
“Il male della bile nera, atrabile in eccesso che provoca la discrasia degli umori alterando
“Nel 1897, quando comincia a scrivere un’opera dal titolo provvisorio di
“[…] Ai fini della prosecuzione del mio discorso, vorrei che concordassimo sul fatto che in tutta l’istruzione che riceviamo, dalle varie scuole, ma anche a casa o per strada o altrove, che derivi dallo studio o dall’esperienza, avviene una sorta di progressione: passiamo dai dati alle informazioni alla conoscenza alla saggezza. Separare una cosa dall’altra, essere capaci di distinguerle, cioè capire le limitazioni e il pericolo derivanti dall’uso dell’una senza le altre, e nel contempo rispettare ciascuna categoria dell’intelligenza, è in genere l’obiettivo di un’istruzione seria.
Leggi tutto »Linguaggio, misura delle nostre vite
“Il conferimento a Bob Dylan del Premio Nobel per la Letteratura viene annunciato il 13 ottobre 2016. La motivazione è: “Per aver creato nuove espressioni poetiche all’interno della grande tradizione della canzone americana”. Dylan non commenta la notizia fino al 29 ottobre, quando ne parla in un’intervista che concede al ‘Telegraph’ e nel corso della quale afferma: ‘È straordinario, incredibile. Chi potrebbe mai sognare una cosa del genere?’ […].
Leggi tutto »Cosa avrebbe pensato Shakespeare?
Compilata la classifica delle migliori letture del 2018, anche per allontanare la mestizia causata dalla scomparsa di molti grandi scrittori (Amos Oz non è che l’ultimo nome in ordine di tempo), mi consolo, sperando di dare un po’ di sollievo anche a voi, o almeno qualche buon consiglio, compilando un altro elenco, quello dei romanzi di autori premi Nobel che a mio avviso dovremmo tutti leggere.
Se fosse possibile dare realtà concreta al “libro di sabbia di Borges”, un volume infinito, privo di inizio, conclusione, centro e ordine, con ogni probabilità quel che prenderebbe corpo è il capolavoro di Gabriel García Márquez Cent’anni di solitudine. Un romanzo che sembra non avere confini; Leggi tutto »A Macondo, dove tutto ha inizio
Una frattura, un baratro che si spalanca d’improvviso interrompendo traumaticamente la rassicurante monotonia dei giorni che seguono ai giorni. Uno spezzarsi della vita, un frantumarsi di abitudini, uno sfarinare di certezze, un chimico dissolversi, un precipitare di emotive sostanze che tornano mutate in altro, a volte addirittura nel proprio opposto, a volte invece semplicemente rafforzate in quelle che un tempo non erano che sfumature, sospetti, pallide sensazioni, dalla loro esplorazione del tempo, da quel malato contrarsi degli anni che è incancellabile testimonianza del dolore provato.