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Dramma

Recensioni di libri di genere dramma a cura de “Il Consigliere Letterario”.

A proposito di qualcosa che ho scritto


Recensione di “L’occaso” di Paolo Vitaliano Pizzato

recensione - paolo vitaliano pizzato - l'occaso
Paolo Vitaliano Pizzato, L’occaso, Prospero

Chiariamolo subito: l’occaso è il tramonto; meglio, quel momento indefinito in cui il sole è già calato dietro l’orizzonte mentre la sera comincia a sostituire l’ultima luce. Un momento di transito, insomma; di assenza e di presenza.
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Sussurlo


Recensione di “Storia del pianto” di Alan Pauls

recensione - Alan Pauls - Storia del pianto
Alan Pauls, Storia del pianto, Fazi

La vita di un bambino, e poi di un uomo, e quella di un Paese intero. E forse la vita di un bambino, e poi di un uomo, e quella del mondo. La storia, probabilmente incolore (ma è davvero così?), di un singolo e quella di tutti; l’intreccio, improvviso e stupefacente, tra la più comune delle azioni (del tempo trascorso davanti alla televisione in compagnia di un amico) e un evento di straordinaria importanza
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ADC


Recensione di “Nel sacco” di Sol Yurick

recensione - Sol Yurick - Nel sacco
Sol Yurick, Nel sacco, Feltrinelli

“Joyce voleva svegliarsi dalla storia; io vorrei svegliarmi dalla mitologia”. Questa risposta, data nel corso di un’intervista, riassume il senso del fiammeggiante romanzo politico Nel sacco (in Italia edito da Feltrinelli nella traduzione di Lydia Corgiat), nel quale Sol Yurick – noto al grande pubblico per I guerrieri della notte, diventato un film di culto –
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Nel Lower East Side


Recensione di “La vita facile” di Richard Price

recensione - richard price - la vita facile
Richard Price, La vita facile, Neri Pozza

Sentirsi all’inferno non significa affatto esserci davvero. A scoprirlo, al termine di una notte trascorsa tra chiacchiere (superflue) e bevute (eccessive) in compagnia di due compagni quasi occasionali – un collega appena conosciuto e un amico di quest’ultimo –
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La misura del coinvolgimento

Recensione di “Il console onorario” di Graham Greene

recensione - Greham Greene- Il console onorario
Graham Greene, Il console onorario, Mondadori

A distinguere le categorie letterarie di dramma e commedia può essere una robusta linea di confine oppure qualcosa di decisamente più sfumato, labile e poroso, qualcosa che ha molto a che fare con lo stile di scrittura, il ritmo della narrazione, il tono dei dialoghi, la costruzione dei personaggi.
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La notte del massacro

Recensione di “Chi ha paura di Virginia Woolf?” di Edward Albee

Edward Albee, Chi ha paura di Virginia Woolf?, Einaudi
Edward Albee, Chi ha paura di Virginia Woolf?, Einaudi

«A sei anni decisi di diventare uno scrittore, e cominciai con delle poesie. Pensavo che scrivere fosse molto più semplice che lavorare – ora so che è il contrario. A ventisei anni mi accorsi che i miei versi erano sì migliorati, ma non tanto da potermi considerare un poeta. A quindici avevo già scritto il mio primo romanzo, a diciassette il secondo: credo che si possano considerare i due peggiori che siano mai stati prodotti in America.Leggi tutto »La notte del massacro

La colazione degli sconfitti

Recensione di “Dinner party” di Pier Vittorio Tondelli

Pier Vittorio Tondelli, Dinner party, Bompiani
Pier Vittorio Tondelli, Dinner party, Bompiani

Domenica 11 luglio 1982. Pomeriggio. Ancora poche ore e la Nazionale italiana di calcio di Enzo Bearzot scriverà un’indimenticabile pagina di storia sportiva laureandosi, per la terza volta, campione del mondo di calcio. Ancora poche ore e il Paese intero si riverserà, eccitato e gioioso, per strade e piazze cantando, ballando e urlando a squarciagola cori trionfali.Leggi tutto »La colazione degli sconfitti

La vana ricerca d’assoluto dell’amore degli uomini

Recensione di “Exiles” di James Joyce

 

James Joyce, Exiles, Edizioni Studio Tesi
James Joyce, Exiles, Edizioni Studio Tesi

Le sotterranee, gelide correnti del dubbio, l’assillo estenuante del sospetto, la volontà disperata di liberarsene (dimostrazione di forza interiore e di coerenza con i propri convincimenti) e il desiderio irresistibile dell’incertezza e della sua tortura, di una sofferenza acuta, terribile, ma comunque preferibile alla definitiva sentenza della verità. Questi gli oscuri, fluidi confini che James Joyce esplora in Esuli, la sua unica opera scritta per il teatro.


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Uomini e donne alla periferia di ogni cosa

Recensione di “L’arialda” di Giovanni Testori

Giovanni Testori, L'Arialda, Feltrinelli
Giovanni Testori, L’Arialda, Feltrinelli

La Milano florida e soddisfatta di sé del boom economico è un orizzonte lontano e amaro per gli eroi popolari di Giovanni Testori, esercito derelitto di uomini e donne che nella veemenza del carattere cela la vergogna per la propria condizione e allontana come può il fastidioso imbarazzo della miseria. La povertà materiale è la loro tragedia; l’assenza di mezzi e possibilità la condanna che devono scontare in vita; la rinuncia ai sogni la misura della loro straziante quotidianità. Leggi tutto »Uomini e donne alla periferia di ogni cosa