Vai al contenuto
Home » Milano

Milano

A proposito di qualcosa che ho scritto


Recensione di “L’occaso” di Paolo Vitaliano Pizzato

recensione - paolo vitaliano pizzato - l'occaso
Paolo Vitaliano Pizzato, L’occaso, Prospero

Chiariamolo subito: l’occaso è il tramonto; meglio, quel momento indefinito in cui il sole è già calato dietro l’orizzonte mentre la sera comincia a sostituire l’ultima luce. Un momento di transito, insomma; di assenza e di presenza.
Leggi tutto »A proposito di qualcosa che ho scritto

Ciò che eravamo

Recensione di “Il dio di Roserio” di Giovanni Testori

Giovanni Testori, Il dio di Roserio, Mondadori

La Milano che Giovanni Testori racconta nel suo bellissimo romanzo Il dio di Roserio (Mondadori) è un luogo dimenticato. Un teatro di posa allo stesso tempo anonimo e familiare dove si muovono uomini e donne dai volti esausti di fatica, con gli occhi limpidi colmi di risolutezza; le loro emozioni hanno una sorta di primitiva purezza e fremono nei gesti e nelle parole come i corpi degli amanti avvinghiati nelle incolte distese di verde delle periferie; la loro umanità è sincera, tanto nella nobiltà del sacrificio quanto nella spirale del vizio.

Leggi tutto »Ciò che eravamo

La morte e le storie di ieri

Recensione di “Perché Yellow non correrà” di Hans Tuzzi

Hans Tuzzi, Perché Yellow non correrà, Bollati Boringhieri

“La presenza, tra i personaggi, di una figura storica come Rodolfo Siviero intende costituire un modesto omaggio a uno di quegli Italiani, né furono pochi dall’Unità a oggi, che hanno rappresentato la nazione meglio di quanto essa meriti. Tutte le frase attribuitegli […] sono tratte più o meno fedelmente dai suoi scritti, e in particolare da L’Arte e il Nazismo (Cantini, Firenze, 1984), senza comunque mai tradirne il senso. E altrettanto si dica per Pio Bruni, prodotto d’una classe di gentiluomini della quale s’è ormai perso lo stampo. Per il resto, come si usa dire, ogni riferimento a fatti e persone reali è puramente casuale”. Leggi tutto »La morte e le storie di ieri

Morire, alla fine della settimana di lavoro

Recensione di “I milanesi ammazzano il sabato” di Giorgio Scerbanenco

 
Giorgio Scerbanenco, I milanesi ammazzano al sabato, Garzanti
Giorgio Scerbanenco, I milanesi ammazzano al sabato, Garzanti

“Con la civiltà di massa oggi viene fuori anche la criminalità di massa. Oggi la polizia non può più ricercare un singolo delinquente, indagare su un singolo caso, oggi si fanno dei rastrellamenti con le reti a strascico dei vari nuclei di polizia, nucleo antidroga, nucleo antitratta delle bianche, negre, gialle, nucleo antirapina, antifalsari, antigiocodazzardo, si pesca in questo lutulento mare del crimine e della sozzeria e vengono fuori repellenti pesci piccoli e grossi, e si fa così pulizia.Leggi tutto »Morire, alla fine della settimana di lavoro

A che serve che un mostro viva? E a che serve ucciderlo?

Recensione di “I ragazzi del massacro” di Giorgio Scerbanenco

recensione - Giorgio Scerbanenco, I ragazzi del massacro, Garzanti
Giorgio Scerbanenco, I ragazzi del massacro, Garzanti

“La signorina Matilde Crescenzaghi fu Michele e Ada Pirelli, nubile, insegnava alla scuola serale Andrea e Maria Fustagni a una classe mista di ragazzi dai 13 ai vent’anni, la maggior parte dei quali erano stati in riformatorio, o avevano il padre alcolizzato o la madre dedita al meretricio, vi erano diversi tubercolosi e alcuni eredoluetici. Meglio sarebbe stato che la classe fosse stata tenuta da un sergente maggiore della legione straniera, e non da lei, fragile, delicata signorina della piccola borghesia dell’alta Italia”. Comincia così, con la presenza terribile e insensata della morte, di una morte violenta dispensata con intollerabile ferocia, I ragazzi del massacro, probabilmente il più cupo e amaro tra i romanzi gialli di Giorgio Scerbanenco.Leggi tutto »A che serve che un mostro viva? E a che serve ucciderlo?

Uomini e donne alla periferia di ogni cosa

Recensione di “L’arialda” di Giovanni Testori

Giovanni Testori, L'Arialda, Feltrinelli
Giovanni Testori, L’Arialda, Feltrinelli

La Milano florida e soddisfatta di sé del boom economico è un orizzonte lontano e amaro per gli eroi popolari di Giovanni Testori, esercito derelitto di uomini e donne che nella veemenza del carattere cela la vergogna per la propria condizione e allontana come può il fastidioso imbarazzo della miseria. La povertà materiale è la loro tragedia; l’assenza di mezzi e possibilità la condanna che devono scontare in vita; la rinuncia ai sogni la misura della loro straziante quotidianità. Leggi tutto »Uomini e donne alla periferia di ogni cosa

Milano, metropoli in decomposizione

Recensione di “Traditori di tutti” di Giorgio Scerbanenco

recensione - Giorgio Scerbanenco, Traditori di tutti, Garzanti
Giorgio Scerbanenco, Traditori di tutti, Garzanti

Chiave d’accesso a una vicenda tanto intricata quanto sordida, il duplice omicidio con cui si apre Traditori di tutti di Giorgio Scerbanenco (pubblicato nel 1966 e insignito, due anni più tardi, del prestigioso Grand Prix de Littérature policière) è la rappresentazione – la più terribile e insieme la più vera – del disfacimento morale di una società.


Leggi tutto »Milano, metropoli in decomposizione