Di un tempo d’infanzia ormai troppo vecchio
Recensione di “Il segreto” di Sebastian Barry

Sebastian Barry, Il segreto, Bompiani
Un manicomio tanto fatiscente da essere quasi inabitabile in molte delle sue parti e
Sebastian Barry, Il segreto, Bompiani
Un manicomio tanto fatiscente da essere quasi inabitabile in molte delle sue parti e
Melania G. Mazzucco, Un giorno perfetto, Rizzoli
Qual è il significato dell’espressione “troppo amore”? Di più, ha davvero un senso una
Lorenza Stroppa, Cosa mi dice il mare, Bottega Errante Edizioni
Avere un segreto significa essere un segreto. La parola negata, il silenzio imposto, gli
Javier Marìas, Berta Isla, Einaudi
Un romanzo politico, il cui sfondo è da un lato l’odiosa e violenta dittatura franchista in
Marcel Proust, Albertine scomparsa, Mondadori
Sub specie aeternitatis, sotto l’aspetto dell’eternità, dell’universalità. Così dovrebbe
John Burnside, La natura dell’amore, Fazi
Sembra difficile credere che una parola dal suono così moderno e futile come glamour abbia radici nobili, che richiamano la magia, o per dir meglio l’incantesimo, la malìa che fa sì che colui che ne viene colpito perda se stesso, o forse solo quel che di sé è superfluo, per trovare, chissà, la sua vera natura, la sua assenza, o scoprire un particolare lato che non aveva mai pensato di avere.
Leggi tutto »I Put a Spell on You
Eleonora Molisani, Romanticidio, Neo
E’ più prosa che poesia cantava il compianto Rino Gaetano in uno dei suoi brani più celebri e amati, a significare che tanto nelle esasperate differenze sociali – “chi possiede la Mutua/chi va in farmacia” –
Leggi tutto »Tra Orwell e Rino Gaetano (senza dimenticare San Paolo)
L’attrazione che muta in repulsione, il desiderio che si fa disgusto, il corpo che sembra perdere ogni bellezza, ogni armonia, ogni incanto, per ridursi ai suoi elementi primi, alla carne grigia e inerte insultata dal tempo, al moltiplicarsi delle sue imperfezioni, a quell’anonimato replicato in milioni di volti, gambe, mani, busti, fianchi cui inutilmente si tenta di fuggire attraverso il seducente miraggio della biancheria intima più costosa e raffinata, o nascondendosi nella rassodante illusorietà di creme per la pelle, o ancora trasformando se stessi in qualcosa d’altro immergendosi nello stregato calderone del belletto, dove senza sosta bollono gli ingredienti di una seduzione nata vecchia: le mille e mille sfumature del rossetto, i colori posticci del fard, le scale di intensità del pallore regalate dalla cipria.Leggi tutto »Verso la fine
Un uomo consumato dalla guerra. Una città devastata dalle bombe. Un donna, una madre, stravolta dalla fatica, dal dolore, dall’amore. E un labirinto di solitudini, di voci sussurrate, di pensieri che si rincorrono tra vicoli sudici, sfilacciano come fumo di sigaretta nell’uniforme grigiore del cielo, affogano nello stordimento a buon mercato assicurato dall’acquavite.Leggi tutto »L’irraggiungibile prossimo tuo
Una storia d’amore. Un racconto d’avventura. Un romanzo di formazione. Un rincorrersi d’emozioni in paesaggi da sogno e luoghi d’incubo. Una vicenda d’eroismo, giustizia, coraggio giocata sul filo sottilissimo della lealtà, della purezza dei sentimenti, di un’onestà profonda, solida come la terra. Tutto questo è Memed il falco, uno dei lavori più noti dello scrittore turco di origini curde Yashar Kemal, in Italia pubblicato da Giovanni Tranchida Editore nella traduzione di Antonella Passaro.
Leggi tutto »Il sommesso, tenace canto di quel che è giusto