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Recensioni

Recensioni di libri a cura de “Il Consigliere Letterario”, Paolo Vitaliano Pizzato.

Cerca l’autore, il genere o il tema di tuo interesse, sono disponibili centinaia di recensioni.

I Put a Spell on You


Recensione di “La natura dell’amore” di John Burnside

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John Burnside, La natura dell’amore, Fazi

Sembra difficile credere che una parola dal suono così moderno e futile come glamour abbia radici nobili, che richiamano la magia, o per dir meglio l’incantesimo, la malìa che fa sì che colui che ne viene colpito perda se stesso, o forse solo quel che di sé è superfluo, per trovare, chissà, la sua vera natura, la sua assenza, o scoprire un particolare lato che non aveva mai pensato di avere.
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La lingua imprigionata


Recensione di “La gran bevuta” di René Daumal

recensione - rené daumal - la gran bevuta
René Daumal, la gran bevuta, Adelphi

Quali sono i confini di una parola? Un termine tecnico, per il fatto di essere tale e dunque di avere un significato preciso, di essere utilizzabile solo in una determinata maniera, di non potersi declinare (a meno di scomode forzature) in sfumature, di non avere la possibilità di allontanarsi

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Grimorio


Recensione di “Necronomicon” di Howard Phillips Lovecraft

recensione - h.p.lovecraft - necronomicon - mondadori
H.P. Lovecraft – Necronomicon – Mondadori

“Il Necronomicon di Abdul Alhazred, indelebilmente associato all’opera di H.P Lovecraft, ma, ormai divenuto di dominio pubblico, è molte cose insieme: un testo di magia evocatoria; una chiave per entrare nel regno dei morti e nelle dimensioni extraterrestri; uno psuedobiblium, cioè un libro che non esiste.
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Le parole giuste


Recensione di “La pazienza del sasso” di Carmela Scotti

recensione - carmela scotti - la pazienza del sasso
Carmela Scotti, La pazienza del sasso, Garzanti

E se fossimo fatti della stessa sostanza dei sentimenti che proviamo? Se la nostra natura, la nostra essenza, quel che davvero siamo fosse una cosa sola con le emozioni da cui siamo abitati? Se non fossimo altro che ciò che riusciamo a sentire?
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Una distruttiva volontà di bellezza


Recensione di “Tre balletti senza musica, senza gente, senza niente” di Louis-Ferdinand Céline

recensione - louis-ferdinand céline - tre balletti senza musica, senza gente, senza niente
Louis-Ferdinand Céline, Tre balletti senza musica, senza gente, senza niente, Archinto

“Quando nel 1937, Céline si appresta a scrivere Bagatelles pour un massacre [recensito in questo blog], il suo curriculum di scrittore già annovera due romanzi capitali, Viaggio al termine della notte e Morte a credito [recensiti anch’essi], ma continua a esercitare la professione medica nel dispensario di Clichy, alla periferia di Parigi. Leggi tutto »Una distruttiva volontà di bellezza